venerdì 8 maggio 2009

Prospettive simultanee, giorno III



Chi scrive non partecipa e chi sta sul campo – fuma, sgranocchia, socializza -, non ha il tempo per registrare il flusso. Impetuoso e bucolico.

Si guarda la mappa e si perdono le stelle. Questo è lo strabismo intellettuale, il balzello che si deve al pic-nic sull’erba e alle teorie descrittive che lo “apparecchiano”. (atg)

Finestre aperte e visioni smisurate. Il pic nic non ha confini. Mentalità diverse nel tempo e nello spazio s’incontrano a San Michele di Ganzaria. In un microcosmo ricostruito tutti sono operosi. I rumori sono attivi. Il paesaggio contribuisce donando pace per la concentrazione. (sm)

Cresce la creatività: nei campi, nei sentieri, attorno a un tavolo. La strada porta lontano per scoprire nuovi ponti e farsi tesoro di significati. Piccoli e grandi per piccoli-grandi capo-lavori. 

Luoghi diversi come la piazza del paese che si anima di piccoli soldatini di terracotta e diventa campo di battaglia fra vecchio e nuovo. 

Si tagliano le verdure, si impasta l’argilla, si macinano discorsi. (af)


In ogni angolo, in ogni squarcio di spazio in vista o nascosto, ci sono tracce. Bucce d’arance, di fave e di carciofi, pezzi di carta e mozziconi di sigarette. Il sole e il vento accompagnano le attività lasciando, oltre che la soddisfazione, una bella abbronzatura dorata sulla pelle. (sb)

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