Sagome di terracotta ripopolano la Piazza dei caduti. Gli unici frequentatori del luogo sono gli utenti dell’ufficio postale e, come è noto, la quotidianità è un soppressore estetico. L’intervento ludico e di deriva tenta la riconversione di un pattern d’uso in uno stimolatore d’immaginario. Si gioca con la conquista di relazioni, oltre l’evento e la sua volatilità.
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