Pic-nic è conquista che non colonizza. Mangiare con la mente. L’anima soffre nel salotto borghese. Si può cogliere immediatamente la differenza tra un turista della domenica e un viaggiatore. Il nomade dei paesaggi non lascia tracce ma coglie i segni. Pasteggia e non consuma. Memorizza per raccontare. Il turista talvolta fa razzia: preleva ancor prima di aver percepito quale relazione, che tipo di temperatura emotiva, lo sta legando al paesaggio.
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