Silvio Betterelli ha già terminato, modelli di retino di fil di ferro, modellati dalle mani di sarte e sarti d’aria sul conio di un manichino. Et voilà, galleria di tubolare aperto – a botte – e busti cavi sospesi che già ricamano la natura, dentro e fuori, le geometrie ad alveare. Leggerezza della trama che veste il paesaggio.
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