lunedì 25 maggio 2009

martedì 19 maggio 2009

mach critico “full contact”: INTERVENTO


L'intervento durante il mach critico “full contact” ha voluto essere una interlocuzione sul concetto di picnic. Dopo le acute notazioni del prof. Lupano sulla difficoltà di invitare i residenti di S. Michele di Ganzaria a un picnic partecipato si è data la necessità di comprendere, o almeno attuare una minima ricognizione trasversale, sull’interpretazione che questo termine contiene come valuta socializzante (interna ai gruppi e nella proiezione verso il territorio naturale e antropizzato). Non tutti i critici sono riusciti a catturare il valore espressivo del processo rispetto a un’ idea precostituita di progetto e architettura “main stream”. Ci si è interrogati sulla linea di demarcazione che dovrebbe specializzare l’architettura di paesaggio e “sul” paesaggio e una certa idea volatile e curativa di restituzione artistica al contesto, attraverso azioni istantanee, site-specific, oltre che installative, nel senso più contemporaneo del termine. È stato necessario rifocalizzare il lavoro del blog, diario per immagini e notazioni teoriche, descrittive, ironiche, il quale ha permesso un placcaggio leggero sul concetto stesso di “texture”, all’interno del format e come parte interattiva, mobile, per tutti i laboratori. Un ulteriore elemento da non trascurare è il pattern derivante dall’assenza di competitività, l’operazione di ricerca e reperimento di materiali poveri, degradati, atti a favorire una certa poetica della ciclicità dei tempi naturali, del low coast al alto voltaggio suggestivo. L’impuntura sulle pelle del rudere, la metabolizzazione degli interventi umani sulla dolce crudeltà della natura spontanea e coltivata, partoriscono memoria, talvolta rifiuto (per i locali), talaltra racconto e confronto. Quest’ultima [la natura] si pone come una forma effettuale dello sguardo che, anche per chi non è stato direttamente partecipe o fautore,nella sua centralizzazione finisce per essere fulcro di cambiamenti profondi sebbene impercettibili a una valutazione di breve periodo.

lunedì 18 maggio 2009

SCONTRO FINALE

Ultima tappa del pic nic: il full contact. Alle ore 17,30 del 10 maggio sul campo di battaglia allestito all'ex stazione di San Michele di Ganzaria, si affrontano Marco Brizzi vs Simone Muscolino, Luca Emanueli vs Fabrizia Ippolito, Anna Detheridge vs Luca Molinari, Maria Luisa Frisa vs Fabio Nonis. Un botta e risposta affronta le principali questioni relative al pic nic: la validità del format, la location, il tema del riuso, la natura, l'appiattimento delle specificità disciplinari verso un generale atteggiamento artistico nella restituzione dei risultati. Tutti dicono la loro su questi temi. Le discussioni si dilatano e il ritmo si fa lento: troppe, forse, le questioni aperte. Pochi forse i riferimenti ai protagonisti principali di questo workshop. 

A proposito: chi sono i veri protagonisti del pic nic? Non è così scontata la risposta. 

Per tutti rimane una bella esperienza: densa nella costruzione di un pezzo della propria formazione e delle proprie relazioni personali.


mercoledì 13 maggio 2009

PicJunior: PIC-COLI TRAGUARDI


Valentina Bergonzoni ha gli occhi pieni di gioia, il suo progetto è riuscito. C’è chi ha collaborato dice, chi più, chi meno e chi ha persino tentato di mettere i bastoni fra le ruote, ma di questo poco importa.

I bimbi, tanti, con vivace entusiasmo l’hanno accompagnata con grande impegno nel progetto di Pic-Junior. Hanno fatto rivivere quella piccola parte di parco con le loro mani di ancora inesperti lavoratori. Con la loro invidiabile tenacia non si sono tirati indietro allo sporcarsi mani e piedi per costruire qualche pozza d’acqua, un rudimentale sentiero e quel simpatico ponticello che sembra strizzare l’occhio al fiumiciattolo che lo attraversa.

Un angolo decisamente suggestivo, creato in poco tempo e con poco, veramente poco.

Non sono cresciuti solo loro ma anche Valentina che soddisfatta conclude quest’esperienza portando con sé la soddisfazione di aver ricevuto ma soprattutto di aver dato loro la possibilità di crescere con qualcosa di nuovo.

E adesso chissà che nelle prossime edizioni del PicNic questa sua iniziativa possa crescere, consolidata anche  dall’aiuto di chi in paese fra docenti e genitori ha saputo dare il suo prezioso contributo. 

(af)

picMovie: C come CONFERENZE

picMovie: CONTRAFFAZIONE DELLA REALTA'


Un impatto spiazzante: il pensiero tra le quattro teste deve sincronizzarsi sulla medesima frequenza. Una volta avvenuto il contatto, il confronto è aperto. Mai un’imposizione. Massima apertura. Massima libertà. Il tema è quello dell’abecedario: un racconto per frammenti. Frammenti di documentazione distorta.

D come Dogma:

-libera interpretazione dei fatti

_assenza di regole

_l’abecedario si spiega da solo.

Il medesimo approccio nei confronti del progetto e del pic nic al tempio. Un video esemplifica l’atteggiamento generale del gruppo: l’immagine di una veduta è interrotta dal passaggio di una lambretta. Con la stessa violenza gli eventi del pic nic sono spezzati nel loro scorrere naturale da un elemento di disturbo: la soggettività. I video si susseguono: la ripetizione, come quella dei motivi in una texture, è la costante. L’immagine è guidata dalla parola: a volte prevale una a volte l’altra.

R come Regole:

_lavoro duro

_poco cibo

_grande soddisfazione.

picFood: PROGETTAZIONI ISTANTANEE


Il laboratorio FOOD è per la prima volta approdato al pic nic in questa quinta edizione. Ogni giorno, in occasione del pranzo e della merenda ha progettato un modo per reinventarsi. Ha quotidianamente lavorato su scala locale: frequentato i mercati, scelto i prodotti della regione e della stagione, usato i materiali che ha trovato in loco, intessuto relazioni con gli abitanti. Partendo dalla scelta di un prodotto caratteristico della terra ospitante e dalla sua trasformazione, e dalla suggestione del pic nic, ha raccontato ogni giorno storie nuove in location accuratamente selezionate. Ha istantaneamente creato ciò di cui aveva bisogno: dall’involucro della ricotta è stato ricavato un mortaio con filtro incorporato, dalle foglie dei piatti, da un peperone un contenitore. Ogni volta ha studiato un progetto nei minimi dettagli: proposte-selezione delle idee-elaborazione del concept-spesa-valutazione della location-scelta dei materiali d’allestimento-divisione dei compiti-AZIONE. Ogni volta ha adottato strategie differenti: la sottrazione di elementi, la mimesi, lo spostamento temporaneo di significato nelle strutture, negli oggetti e nelle materie prime.

Una limitazione: il fattore tempo. Il dover conciliare la dimensione della necessità, quella di dover cucinare per 80 persone, con la dimensione del progetto temporaneo che obbliga all'analisi e alla sintesi di un concept chiaro e fruibile.

martedì 12 maggio 2009

Il giorno è l'ultimo, la soddisfazione è tanta.

Fra tanto impagno e tanto lavoro, anche l'ultimo giorno di workshop è arrivato.
Critici, tutor e alunni si scambiano i propri pareri, mettendo in evidenza accordi e disaccordi.
Il risultato finale risulta essere comunque una grande soddisfazione sui volti di tutti, con un briciolo di stanchezza che presto lascerà spazio alla nuova voglia di ripetere un'esperienza del genere.

lunedì 11 maggio 2009

AVVISO A TUTTI

Chi volesse contattare i compagni di pic nic, o semplicemente avesse suggerimenti da dare e notazioni da fare, mandi una email a picblogazine@gmail.com. Posteremo tutto on line. 

domenica 10 maggio 2009

picArt: OPINIONI

IVAN: La cosa che mi è piaciuta di più: il contesto dell’esperienza. Com’è fatto il picnic. L’elemento interessante: l’organizzazione dal punto di vista della visione. La velocità delle azioni, l’assenza di gerarchia, i contatti e le relazioni. Il problema: una certa autoreferenzialità del progetto. Bisognava lavorare di più sul luogo, lasciare qualcosa di più a coloro che lo vivono. Il tema della mimesi è partito da Alterazioni Video: Sarebbe stato interessante chiedere se qualcuno del luogo aveva bisogno di camuffare il proprio capannone.

picArt: INVERSIONI DI PROGETTO


Il modo di operare del laboratorio ARTE ha seguito una non strategia: le idee si sono susseguite e sostituite, accumulate e selezionate in progress. Tutti hanno partecipato. Nessuna gerarchia è stata adottata: anche Alterazione Video era tra i partecipanti. Tutti hanno dovuto trovare, nel minor tempo possibile, una prassi per relazionarsi, un luogo per l’installazione, una struttura e una texture: una soluzione. Un caos apparente è stato placato da un’ossesione per la conclusione. Diverse opzioni sono state varate. Il luogo doveva essere facile da raggiungere, con una texture paesaggistica varia di colori e visibile dall’alto. La struttura compenetrarsi con il paesaggio. Un tessuto digital mimetico è stata creata dal nulla: il pixel è stato usato come modulo sconclusionato su di un telone verde scuro. L’allestimento dell’interno è stato fortemente voluto in netto contrasto con la natura ma con una superficie riflettente che la facesse entrare nella struttura. L’approcio è stato fluido e immediato: pensare-fare-realizzare. Il progetto è stato ricostruito e registrato a posteriori.

Ecco chi ha ucciso il nano

picStyle: benevolenza



.....
.....
.....

PicLight: ED E’ SUBITO SERA


Tracce, abbracci, fughe. Temi di relazione.

Luce che tocca come la grazia e riscalda le tramature interne dell’urbanità semi rurale o pienamente cittadina. Ogni giorno è sopraluogo, montaggio, scelta delle sorgenti, conclusione di progetto. È quasi una tautologia citare la “visione”, commisurarla alla luce naturale che cala, fornisce il supporto per l’ultimazione del piano di lavoro e accende le fluorescenze dei led e delle fibre. Immaginare la notte, la sensazione degli spazi. Ridisegnarli, enfatizzarli, costruire un vestito per il gran gala dell’effimero tra il piazzale di cemento armato e i ruderi, nella piazza dove un tempo si ballava, infine dentro un ex carcere. Domani non resterà che il filtro della ragione e dell’effetto. L’orientamento funziona, teatralizza a sufficienza, oppure non è nevralgico. Le lucciole son tornate a trapuntare notti campestri e spiazzali vuoti.  

PicObject: FLESSIONI ESTETICHE

Azzardare una riflessione, la forma che funziona come teoria. Andare fuori per trovarsi dentro. Fisicamente. Con odori, solitudini, misunderstandings, riletture.

La ri -texturizzazione dell'informazione da parte dei picObject (Luca Poncellini e Matteo Mocchi), ultima tappa della cucitura tra design diffuso e pratica dell’evento attraverso l’oggetto, si è conclusa con uno smontàge (risentito?) da parte dei residenti.

Il territorio ha catabolizzato l’intervento delle false indicazioni turistiche. Le nervature dei coloni hanno reagito a un’indicazione post post Dada con la cancellazione.

L’uso delle forbici e del giornale si è flesso al guerrilla advertaising combinando le parole in slogan caustici, facendo cortocircuitare il senso, mettendo in discussione l’ordinario, il truismo, il banale. Non ha funzionato, o, meglio, ha avuto un'iperazione. Il marchingegno si è attivato a tal punto da dover essere asportato. L’organo in rigetto è naturalmente confluito alla foce: il pic-nic al tempio, nel suo camuffato isolamento.

Non più materia (distrutta) è quella che ci si offre, ma racconto della forma – ancora una volta - letta nei suoi diversivi, messa in parentesi dagli interventi, mimetizzata e rivelata nella cultura che ci appartiene e che si fa immediata struttura di pensiero e operazione estetica. Leggibile ed eleggibile per concetti, prassi, attitudes.

Coincidenze che forziamo e giustapponiamo in immagini sature di implicazioni.

Questa è realmente una tela che si disfa mentre la si tesse e la si scuce.

picShot: L’ARTE È ARTE E L’INTRATTENIMENTO È INTRATTENIMENTO



Presenti dietro l’occhio digitale con una visione alle spalle del mirino, fieri del distacco (partecipativo). Afferrati da un’esperienza parallela, di interstizio e “autopsia” del visibile.

Le “coincidenze” (fortunate) costruiscono il tema. L’ordito sta nel rapporto tutor/students, campagna/centro abitato,  con un focus dedicato agli abitanti del territorio (ritratti). S. Michele di Ganzaria è località di migranti con un gap profondo fra generazioni, sicché una parte del progetto ha preso in considerazione una serie di cartoline inviate dall’estero al paese. Torna la memoria  e la messa in posa della realtà come congelamento, stazione intermedia tra ciò che non c’è più e ciò che deve ancora essere. E in finale book fotografico e ingrandimenti, a mo’ di display, segno dell'insediamento transitorio nelle fibrosità di questa “stazione”.  

picStyle: ULTRAVIOLET

picMappa

picStyle: FRESCOLANA



ANONIMO
ETA': NON PERVENUTA
PROFESSIONE: DONNA DI CASA

Cappotto, cardigan e gonna di lana, camicetta e decolletè.

picClothes: PRESENZE

picNight: DOLCE VITA A S.MICHELE!


Notte scatenata per studenti e tutor al pub Mirò, tra drink, balli sui tavoli e performance di “attori” locali.

C’è chi non demorde, e chi invece torna presto in camera.

Finale in piscina, quasi all'alba. 

picFood: Menù, 10 Maggio (in anticipo)

PRANZO: BRUNCH GELATO

_gelati
_granite (limone, mandorla, cioccolato e caffè)
_brioches


CENA: SICILIAN MINIBAR

_pezzi di stazione
_pezzi di pic nic
_pezzi di sicilia

Composizioni in texture di sapori, colori e suoni.


picStyle: MADONNA AFGANA


Enza
26 anni
Dottoranda

Sciarpa-sudario. Cardigan a maniche corte. Shorts. Calzini arrotolati. All Star. 

sabato 9 maggio 2009

interazioni/INTERSEZIONI

RICETTARIO, 9 Maggio

PRANZO: Friggioni di verdure

Carote,cipolle,sedano e sedanino:

  • Carote,
  • Cipolle,
  • Sedano,
  • Sedanino,
  • Olio 3 cucchiai,
  • Sale q.b.

Carciofi e menta:

  • Carciofi,
  • Un mazzetto di menta,
  • Cipolla,
  • Olio 3 cucchiai,
  • Sale q.b.

Peperoni e cipolla:

  • Peperoni,
  • Cipolla,
  • Olio 3 cucchiai,
  • Sale q.b.

Asparagi selvatici ed erbe:

  • Asparagi selvatici un mazzetto,
  • Erbe un mazzetto,
  • Olio 3 cucchiai,
  • Sale q.b.

Pomodori e basilico con origano e finocchietto:

  • Pomodori di stagione,
  • Basilico un mazzetto,
  • Origano,
  • Finocchietto,
  • Olio 3 cucchiai,
  • Sale q.b.

Preparazione:

Tagliare a pezzi tutte le verdure e saltarle in padella con l’olio, il sale e le spezie. Servire su foglie di cavolo accompagnate da fette di pane.

prospettive simultanee, giorno IV





(af)

Sole, vento, spirito di collaborazione e buona volontà accompagnano il percorso mentre volge al termine.

I progetti, giorno dopo giorno, sembrano crescere e cambiare forma.

Momenti di lavoro si alternano a momenti di riflessione, di fronte ad un paesaggio infinito che sembra non trovare limiti. (sb)


(atg)


(sm)

 

picADDIO!


il nano è morto!

picScape: TUTTI I SENTIERI PORTANO AL NIDO

Camminare, lasciare delle tracce, oltrepassare ostacoli, prendere decisioni, scoprire posti nuovi, riuscire ad interagire con il paesaggio e con la città: l’obiettivo di picScape è chiaro.

Trama e ordito tessuti come filo unico fra parco e paese.

Tutto inizia seguendo le tracce di un vecchio trattore.

Da buoni esploratori si cerca di spianare la strada e di rendere agibile ciò che prima non lo era costruendo ponti e scalini e aprendo rovi.

E’ quello della motosega l’unico rumore che distoglie l’attenzione.

Un meraviglioso prato di margherite accoglie ciò che a sua volta ospiterà, forse, qualche specie alare in cerca di riparo.

Relax e intimità.

Rami e rovi di ogni misura danno pian piano forma ad un grande nido.


picClothes: NUOVE TEXTURE

picTecture: camminare per credere

Una certa luce attraversa Marco mentre scruta dal centro della sua torre di stracci. Textures e architettura.

Punto di fuoco, vedetta e tessuti – reali, non concettuali – superusabili. Flusso di materiali come controepisodio delle colline: 100 m3 di vestiti “prestati” da un centro di raccolta del luogo, torti e “cuciti” sulle canne a cilindro e sopra lo scheletro di una panchina. Trovare l’oggetto e ricontestualizzarlo sulla scala del paesaggio. Prove di dettagli. Un dialogo di cromatismi piuttosto che di mimetismi. La logica operativa non è così premeditata, privilegia il processo e si contamina con ciò che si recupera 

picFood: RISTORO AL PONTICELLO


Le combinazioni stupiscono il palato, i sapori sono così forti e naturali da farci ritornare bambini. La dimensione del gioco è una costante: il cibo preso con le mani, i recipienti sempre diversi e inusuali, il doversi sempre inventare come comporre il proprio piatto. Una sensazione di leggerezza accompagna i pranzi al pic nic al tempio. Un progetto studiato nei minimi dettagli è quello che si nasconde dietro.


FULL CONTACT. Opposizioni e critiche

10 maggio, ore 17:30

Ex stazione di San Michele di Ganzaria

Marco Brizzi, Anna Detheridge, Luca Emanueli, Maria Luisa Frisa, Fabrizio Ippolito, Luca Molinari, Simone Muscolino e Fabio Nonis

Regole del gioco:

-le coppie che si affrontano sono segrete;

-i due contendenti sono posizionati su di una pedana da scherma;

-il pubblico è collocato sui lati lunghi;

-i contendenti hanno 3 minuti cronometrati ciascuno per fare un’affermazione sul tema a loro caro, a partire da uno spunto rilevato;

-un provocatore isola le opposizione più nette e le usa per  creare uno scontro diretto;

-il pubblico interviene con domande e riflessioni;

-il tempo massimo del combattimento è di 20 minuti;

_lo scontro viene ripreso dall’alto e trasmesso direttamente in uno schermo laterale per osservare le geometrie del combattimento;

-si gioca per vincere.

 

TOTAL LOOK

picStyle: I LUPI DELLA NOTTE



FRANCO
ETA': NON PERVENUTA
VENDITORE AL MERCATO DI CALTAGIRONE

Jeans, maglietta e scarpe da ginnastica.

picStyle: ZINGARESQUE



Cecile

Età: 22 anni

Studentessa

Abitino in chiffon a due veli, piedi rigorosamente scalzi, orecchini bianchi a rosa spampanata. 

 

picStyle: ESCE IL SOLE, PORTA L'OMBRELLO


Giuseppe 

Età: 84 anni

Calzolaio in pensione

Giacca grigia, maglia a righe, pantaloni blu. Polacchini stringati. Ombrello

picClothes: GITA FUORI PORTA

La giornata è perfetta e l’aria fresca accompagna le tante curiosità.

Stupore ed entusiasmo nel trovarsi di fronte a così tanti volti, colori e sapori; nel trovarsi di fronte a così tante diverse realtà.

Urli, grida e incitazioni fanno da colonna sonora a questo paesaggio urbano, animato da gente allegra, gente nervosa, gente frettolosa.

Impossibile non entrare a contatto con la gente, impossibile essere isolati.

Il percorso che divide un banco di scarpe da un banco di frutta diventa lungo, stretto e faticoso.

Sembra un accampamento di tante piccole formiche che si affannano e corrono alla ricerca di cibo e che litigano per avere la meglio su una briciola.



RICETTARIO, 8 Maggio

Frittate di zucchine

Ingredienti:

6 uova 

2 zucchine

1 cipollotto

olio e sale qb

Preparazione:

-tagliare le zucchine a cubetti o fettine fini

-tagliare un cipollotto a rondelle sottili

-mettere tutto in un’unica pentola e aggiungere 2 pizzichi di sale e 2 cucchiai di olio d’oliva

- in una terrina sbattere le uova e poi aggiungere gli ingredienti

-far cuocere in una padella (4 minuti da un lato e 4 dall’ altro)

 

SALSE

Pesto di mandorle:

Tritare foglie di basilico fresco e mandorle e aggiungere dell’ olio.


Pesto di pomodori secchi e mandorle:

Tritare pomodori secchi e mandorle e aggiungere dell’ olio.

 

Possibili alternative:

-Pesto di formaggio morbido, acciughe e capperi (con aggiunta di semi di papavero).

-Pesto di ricotta fresca di mucca, foglie di menta e olio.

 

picArt: IN PROGRESS

Si tagliano i pannelli di carta per le texture colorate, mentre da basso si erige il padiglione. Impresa dalla forte fisicità. 

picGarden: IN PROGRESS

Tutto procede per l’installazione finale: su stipiti bianchi i ragazzi incorniciano la loro visione della natura. Non si stancano di mostrare come questa si ribelli orgogliosa al nostro moderno “modus vivendi”: un cespuglio di erba spunta da una rete lacerata, da una crepa crescono dei fiori 


picMovie: Uccisione del nano

h 17:00 
al ponte del pranzo

picFood: Menù, 9 Maggio (in anticipo)

PRANZO: L'ORTO COTTO

_pane di casa
_salse di verdure (sedano, carote, fave,carciofi, arance, uva, capperi)
_acqua
_vino e olio locali

picTecture: primi risultati


Interagire con il contesto urbano e con quello intorno alla ex stazione di San Michele di Ganzaria. Scoprire i punti di accumulo di materiali di scarto. Conoscere persone del luogo che inventano occupazioni e progettano slittamenti di significato per ciò che viene considerato non più utile. Registrare tutto questo qui e ora.

picObject: RITEXTURIZZARE L'INFORMAZIONE

cosa è Pic Nic (II)?

Pic-nic è conquista che non colonizza. Mangiare con la mente. L’anima soffre nel salotto borghese. Si può cogliere immediatamente la differenza tra un turista della domenica e un viaggiatore. Il nomade dei paesaggi non lascia tracce ma coglie i segni. Pasteggia e non consuma. Memorizza per raccontare. Il turista talvolta fa razzia: preleva ancor prima di aver percepito quale relazione, che tipo di temperatura emotiva, lo sta legando al paesaggio. 


picLight> picObject > picClothes: ASSEDIO ALLA PIAZZA


L’allure magica della notte avvolge la piazza in un abbraccio di luci e ombre. Si ripopola di suoni, movimento…vita. Dalle sue terminazioni nervose spuntano sottili gambi di giunco come da un lavoro di agopuntura, due amanti si lasciano cullare dall’atmosfera incantata, un esercito minuziosamente plasmato in terracotta si fa beffe dei presenti che poco lontano festeggiano l’ora dell’aperitivo.  C’era bisogno di “natura”, e la natura è tornata...in una grande festa di piazza.


NB: Luca e Matteo (picObject) ringraziano Diletta, Dimitri, Francesca, Vittorio, Pierangelo, per la qualità dell'impegno profuso. 


(foto: Davide Patanè)



picPranzo, 8 Maggio


I blocchi di cemento disseminati sul declivio organizzano il display e i supporti per il pranzo sorprendono per efficacia. Sembra di stare di fronte alla sculture di Anselmo (il celebre blocco di granito che “divora l’insalata” – “Scultura che mangia”, 1968). L’arte diffusa ha investito l’estetica della nutrizione; il contenuto si è mutato in contenitore. Così le melanzane svuotate contengono vellutate di ricotta alla menta e pesto di basilico; le lattughe abbracciano i quadrati di frittata come naturale supporto deperibile ed ecocompatibile. Gli occhi si sono saziati ancor prima del palato. 



Cosa è Pic Nic?

In un picnic domenicale una tovaglia delimita lo spazio su cui posare vivande e suppellettili.

A San Michele il territorio si fa tovaglia per ospitare idee e progetti capaci di dissolvere i confini ordinari con cui interpretiamo la realtà.  

venerdì 8 maggio 2009

RICETTARIO, 7 Maggio

ANTIPASTO: Pecorino stagionato e pomodori secchi su fette di pane casereccio.

Ingredienti:

  • pecorino stagionato
  • Pomodorini secchi
  • Pane casereccio tipo pugliese

Preparazione:

tagliare a pezzetti pecorino e pomodorini e a fette il pane.


PRIMI: Maltagliati al sugo di carciofi/con pomodorini secchi e pecorino stagionato.

Maltagliati

Ingredienti:

  • 500g farina di semola
  • acqua q.b.
  • una presa di sale

Preparazione:

Amalgamare gli ingredienti fino ad ottenere un impasto solido. Stendere una sfoglia molto sottile (3-4 mm ca) e tagliarla a quadretti piccoli. Cuocere 8-10 minuti ca in acqua bollente.

Sugo ai carciofi

Ingredienti:

  • carciofi siciliani di stagione
  • menta fresca di campo
  • finocchietto selvatico
  • peperoncino
  • pecorino stagionato in scaglie
  • tre cucchiai di olio di oliva
  • sale q.b.

Preparazione:

Tagliare a spicchietti i cuori di carciofo e a rondelle i gambi. Aggiungere menta fresca, finocchietto e peperoncino e saltare il tutto in padella con olio e sale. A cottura ultimata aggiungere la pasta e il pecorino.

Sugo ai pomodorini secchi e pecorino stagionato

Ingredienti:

  • pomodorini secchi
  • pecorino stagionato a scaglie
  • olio di oliva 3 cucchiai
  • sale q.b.

Preparazione:

Sbollentare i pomodorini, scolarli e tagliarli a pezzetti. Saltarli con olio e sale in padella e mescolarli alla pasta e al pecorino a fine cottura.

 

SECONDO: Carciofi alla brace.

Ingredienti:

  • carbone
  • carciofi
  • aglio
  • menta
  • olio abbondante
  • sale

Preparazione:

Sbattere energicamente i carciofi fino a farli aprire. Cospargerli di abbondante sale e olio, menta e aglio freschi. Cuocerli infilati direttamente sulla brace per circa 40 minuti.